PENTOLE IN RAME STAGNATO
- Non mettere le pentole sul fuoco senza alimenti o condimenti.
- Mantenere moderata l’intensità del calore. Il rame ha una straordinaria capacità di condurre il calore (392 contro i 16 dell’acciaio), si adegua alle temperature desiderate ed è l’ideale per lunghe cotture a fuoco lento.
- Usare possibilmente mestoli di legno per evitare di graffiare lo strato di stagno che ricopre internamente le pentole.
- I manici in fusione di ottone permettono l’utilizzo delle pentole in forno.
- Usare le presine per impugnare i manici delle pentole e dei coperchi durante la cottura.
- Per la pulizia interna è consigliabile servirsi di acqua calda e detersivi liquidi e saponosi, mai di sostanze e materiali abrasivi. Nel caso di incrostazioni causate da disattenzioni durante la cottura, riempire la pentola di acqua calda e lasciare in ammollo per il tempo necessario a rimuoverle completamente.
- E’ assolutamente normale che la stagnatura interna tenda a imbrunire per un naturale processo di passivazione. Eventuali macchie causate da alte temperature o dall’acidità di alcuni cibi non pregiudicano la perfetta funzionalità e l’igienicità del prodotto.
- Per pulire la superficie esterna in rame si può utilizzare il metodo tradizionale: una spugnetta abrasiva imbevuta di una soluzione di sale e aceto oppure sale e limone o più semplicemente prodotti per la pulizia dei metalli che si trovano in commercio.
- Già dal primo uso esternamente le pentole presenteranno chiazze irregolari che si uniformeranno con gli usi successivi, facendo loro assumere una colorazione rosso cupo che l’intenditore talvolta apprezza e mantiene.
Nel momento in cui, causa usura, in alcuni punti venisse a mancare lo stagno è opportuno provvedere ad una nuova ristagnatura.